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Qual è la migliore RC per avvocati?

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Le assicurazioni per i professionisti: tutela per l’attività individuale

Nella società moderna le assicurazioni si stanno evolvendo adattandosi alle esigenze dei clienti e occupando dei compartimenti sempre più ampi della vita di tutti i giorni. Infatti, sono sempre di più i prodotti personalizzati che invadono settori come quello del lavoro e delle professioni e che rispondono ai nuovi obblighi di legge e alle nuove necessità di tutela.

Un esempio sono le assicurazioni che si rivolgono ai professionisti. Grazie ad esse si potrà lavorare in modo professionale, senza però preoccuparsi delle conseguenze dovute a un’eventuale ritorsione da parte dei clienti. In particolare, si analizzerà l’RC per gli avvocati e quale possano essere i parametri per valutare la migliore polizza.

Che cos’è un RC per gli avvocati: la responsabilità civile

Il termine RC sta ad identificare la responsabilità civile e, come per le automobili, anche i liberi professionisti collegati al mondo della legge, saranno obbligati a sottoscrivere un’assicurazione per svolgere le proprie funzioni. Questo è un punto da sottolineare: l’RC per gli avvocati, infatti, non è facoltativa ma una realtà prevista dalla legge 148/2011 e dal D.P.R 137/2012, in base ai quali si obbligano tutti gli appartenenti alle professioni che prevedono un’iscrizione all’albo, a sottoscrivere una polizza assicurativa RC professionale.

Ogni professione ha avuto un tempo di attuazione per regolarizzarsi. Per gli avvocati, la sottoscrizione di una RC è entrata in vigore dal 11 novembre del 2017.
Come obbligo collegato alla categoria di riferimento, sono previste anche delle sanzioni da parte dell’ordine degli avvocati, sia di natura pecuniaria o anche più gravi, come l’espulsione dall’albo, in caso di mancato rispetto della legge.

Come scegliere la migliore RC: i parametri da valutare

Ma qual è la polizza RC migliore per gli avvocati? Ormai sono moltissime le compagnie assicurative che mettono a disposizione questa tipologia di prodotto. Scegliere non è sempre facile e, per questo, si suggerisce, prima di sottoscriverne una, di contattare diverse società specializzate in modo da verificare quali siano le offerte che si possono maggiormente adattare alle proprie esigenze.
Ma quali sono i parametri da considerare? Di seguito evidenziamo quelli principali:

  • costo: ogni polizza avrà un costo preciso che potrà essere dilazionato mensilmente o pagato in un’unica soluzione. Oggi vi sono differenti prodotti che hanno prezzi concorrenziali. I fattori che influenzano il premio sono diversi. Si terrà conto del fatturato annuo, della grandezza dello studio, del settore di riferimento e del numero di dipendenti collegati. Le tariffe, inoltre, cambiano anche in base all’età professionale di un avvocato;
  • tipologia di danno: la responsabilità civile copre una serie di danni effettuati dal libero professionista durante la sua attività. Si considerano gli eventi scaturiti per la rappresentanza, consulenza, assistenza e mediazione effettuata a favore di un cliente;
  • modularità dell’assicurazione: le polizze RC per avvocati vengono costruite in modo da rispecchiare le caratteristiche lavorative di ogni singolo soggetto, per questo sono personalizzate e quindi vengono anche definite modulari.
    Il principio del concetto di un’assicurazione di questo tipo, prevede l’esistenza di un pacchetto base di responsabilità civile a cui si possono aggiungere un serie di “moduli” che hanno il fine di rendere più completa la copertura del cliente. Tale fattore può essere molto vantaggioso per coprire anche eventi differenti dalla semplice RC. Certo, il costo sarà superiore, ma anche la tranquillità diverrà maggiore, nello svolgimento del proprio lavoro;
  • massimali: altra differenziazione che si può evidenziare nelle singole polizze sono i massimali, ovvero la somma massima che verrà corrisposta dall’assicurazione in caso di danno. Avere un massimale elevato permette di poter vivere la propria professione in modo più tranquillo, in particolare in una realtà come quella moderna. I massimali possono andare da un minimo di 350.000 € a un massimo di 1.000.000 €;
  • franchigia: alcune assicurazioni prevedono l’intervento solo se si supera una specifica somma economica equivalente al danno. Al di sotto di quella cifra, sarà il libero professionista a dover intervenire economicamente. È consigliabile scegliere una franchigia molto bassa oppure inesistente, in modo da non dover incorrere in versamenti anche di somme piccole;
  • convenzioni: può essere molto vantaggioso stipulare un’assicurazione che preveda una serie di convenzioni sia con il CNF, ovvero il Consiglio Nazionale Forense, che la Cassa Forense. Naturalmente non è obbligatorio utilizzarle, ma i costi sono leggermente più contenuti rispetto a quelle di altre polizze.

Perché è importante una polizza RC per avvocati: quali tutele offre

L’impiego di un polizza RC, anche se prevede un costo aggiuntivo da aggiungere al budget professionale, porta con sé una serie di vantaggi che possono essere molto importanti per un avvocato:

  • danni patrimoniali: sono coperti tutti i danni patrimoniali che si possono determinare sia per attività di difesa, di rappresentanza, di consulenza, di assistenza e mediazione e a qualunque altra attività che è strettamente connessa con quella di avvocato;
  • danni non patrimoniali: la copertura prevede anche le conseguenze dannose che non sono quantificabili dal punto di vista monetario ma che sono conseguenza del ruolo svolto da un avvocato verso il suo cliente;
  • danni a terzi: vengono esclusi solo i danni ai familiari e ai collaborati. Per il resto, l’assicurazione agirà al fine di ricoprire anche quelli nei confronti di terzi;
  • altre tipologie di danni: sarà possibile integrare la polizza con l’aggiunta di altri elementi, come eventuali conseguenze dovute a custodia di denaro, documenti o responsabilità per azioni compiute da parte dei collaboratori;
  • tutele personali: si consiglia anche di integrare la polizza base con una per la tutela di eventuali infortuni che possono nascere in stretta connessione con l’attività di avvocato;
  • retroattività: infine, la sottoscrizione dell’assicurazione da parte di un avvocato, non determina solo la copertura per i danni futuri, ma anche per quelli che si sono venuti a determinare prima della sottoscrizione. L’effetto retroattivo permette, quindi, una vera e propria tutela a 360°.
    Inoltre, è importante considerare che l’avvocato, anche nel momento in cui smette di esercitare la propria attività, dovrà comunque mantenere in essere la propria polizza per almeno i dieci anni successivi alla cessazione delle sue funzioni.

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