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Metaverso, cos’è e quali sono i vantaggi

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Conoscere il metaverso, la creatura di Mark Zuckerberg non è affatto semplice. Nonostante tutti ne parlino, ci sono alcuni aspetti da tenere ben in mente. Fermo restando che è una opportunità che, se indirizzata in un certo modo, può portare dei vantaggi notevoli.

Andiamo a vedere nel dettaglio

Il Metaverso è un concetto nato nel 1992

Il primo aspetto ‘curioso’ se vogliamo è il fatto che il Metaverso non sia nato con Facebook (che l’ha reso praticamente alla portata di tutti) ma è un concetto sorto nel 1992. Sì, ben prima che internet si diffondesse.

Ovviamente, in questo caso, stiamo parlando di letteratura e in particolare del romando di Neal Stephenson ‘Snow Crash’: volume, appunto, uscito nel 1992. La trama, se vogliamo, ripercorre anche il MetaVerso a cui noi siamo abituati adesso a pensare.

Il protagonista, l’hacker Hiro, vive in America e fa il fattorino in una importantissima azienda leader delle consegne a domicilio. Il contesto è futuristico e siamo a Los Angeles. Futuristico a tal punto che a governare ci sono delle corporazioni e, per avere degli spazi di libertà, è stato creato un mondo parallelo da alcuni esperti di informatica – il Metaverso appunto – in cui si fa tutto quello che si farebbe in un contesto ‘normale’. Ma attraverso degli avatar.

L’esperimento di SecondLife

Per diversi anni il Metaverso è stato un concetto accantonato per poi riesplodere a inizio anni 2000. Anche perché il Metaverso veniva visto come un sistema per sfuggire a un mondo insoddisfacente che non offriva le possibilità che si desiderava.

E quale sistema migliore se non crearsi un avatar e una sorta di vita parallela? L’esempio più riuscito in quegli anni fu ‘Second Life’ (non a caso tradotto in italiano significa ‘Seconda vita’) che permetteva agli utenti, dopo essersi creato un account, di poter prendere parte a una comunità e partecipare a degli eventi come i concerti.

Per conoscere il Metaverso, bisogna capire cos’è Meta

Passiamo, adesso, al Metaverso di Facebook facendo l’ultimo passo indietro. Prima di sapere cos’è il Metaverso, è importante capire cosa sia Meta. Ecco, Meta, per semplificare, non è altro che il punto massimo dell’azienda di Zuckerberg che ingloba Facebook, WhatsApp e tutte le sue piattaforme.

Infatti, non appena ha creato Meta poi ha dato il via a tutta una serie di idee che ancora oggi non sono state ‘esplose’ al 100%. Basti pensare a Mash, cioè praticamente l’opportunità di potersi creare un avatar durante le riunioni di lavoro con Teams. Da qui si è largamente diffuso il concetto di metaverso che è stato creato perfino il Metaverse Standards Forum, in cui si scelgono delle linee guida comuni per non farsi sfuggire la situazione di mano.

Partecipano tutte le aziende, Apple a parte (almeno per il momento).

Come si entra nel Metaverso

Se si vuole accedere al Metaverso di Facebook non necessario munirsi del visore VR Quest 2 di Oculus. Certo, può essere un po’ limitante per chi non è proprio pratico. Ma ti assicuriamo che il suo utilizzo è davvero semplicissimo.

Facebook ha così semplificato le cose che praticamente per crearsi un avatar nel suo Metaverso ci vuole solo un device (computer o smartphone che sia non fa differenza), una buona connessione internet e, ovviamente, avere un account su Facebook (in questo modo aumenta anche i suoi iscritti).

Non ci sono limitazioni di competenze per accedere. Nel senso non bisogna superare nessun test o avere delle competenze specifiche.

Quali sono le possibilità offerte nel MetaVerso

Le possibilità nel Metaverso dipendono anche da quanto è simile l’avatar rispetto alla persona. Infatti, il virtuale in questo caso deve essere simile all’offline in modo da aumentare notevolmente il livello di socialità e riuscire a essere in contatto con persone che la pensano in maniera simile.

Se ad esempio, io per essere parte di un gruppo dico che mi piace il calcio ma in realtà lo odio, è ovvio che nel Metaverso sarò in contatto con persone che amano questo sport e non mi troverò propriamente benissimo.

Anche dal punto di vista lavorativo essere nel Metaverso può risultare interessante. Infatti, si possono conoscere dei professionisti che lavorano nello stesso settore e, perché no, provare a pubblicizzare in maniera diversa i prodotti che si vengono.

Il Metaverso è come se fosse un altro mondo. Se un prodotto lì non c’è, ovviamente non può essere acquistare da nessuno nel mondo creato da Zuckerberg. Certo, c’è bisogno di una vera e propria rivoluzione in tal senso ma non è detto che ciò non avvenga. Del resto, alcuni processi sono irreversibili. Si possono solo rallentare ma non arginare.

Secondo alcuni studi, con il Metaverso potrebbero crescere anche dei nuovi mestieri e possono nascere delle possibilità interessanti come, ad esempio, la possibilità di vendere un proprio ufficio per lavorare nel Metaverso o anche riuscire a offrire le proprie competenze per far sfruttare alla persona tutte le potenzialità che questo mezzo potentissimo offre con sé.

Quale sarà la sua evoluzione? Ovviamente è impossibile prevederlo adesso perché gli scenari cambiano da un momento all’altro e ci sono alcune variabile indipendenti, come ad esempio un provvedimento legislativo. Ma, in ogni caso, è importante essere pronti su questo tema che ha tutta l’aria di poter diventare uno dei business del futuro.

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