Il mercato dell’arte – tendenze 2019
“Il mercato dell’arte e dei beni da collezione”. Questo il titolo dell’Art&Finance report presentato il 14 marzo a Milano da Deloitte, importantissima azienda di servizi di consulenza e revisione, che da ben dieci anni analizza in modo approfondito il costante emergere di nuove necessità dei collezionisti e di come e quanto i servizi di Art Wealth Management siano in grado di rispondere adeguatamente.
Il mercato dell’arte come investimento
Si conferma la tendenza da parte dei collezionisti di considerare l’arte come un investimento, anche se due terzi dei collezionisti intervistati hanno asserito di occuparsi di arte e oggetti da collezione per una personale passione, ma senza trascurare il valore dell’investimento.
Acquirenti d’arte solo per amore? No. L’85% dei partecipanti al sondaggio di Deloitte ha dichiarato di essersi interessato all’arte e al collezionismo considerando l’acquisto come simbolo di uno stile di vita: L’arte, insomma, piace, ma anche – o forse soprattutto – perché il possesso rappresenta uno status symbol.
Il mercato dell’arte – crescita costante.
Dal report di Deloitte, condotto con ArtTactic, emergono molti dati di grande interesse sul mercato dell’arte internazionale.
Il primo aspetto di spicco nella ricerca è la crescita dell’interesse al mercato dell’arte per il valore economico dell’investimento.
Rimane l’interesse per l’opera di appassionati, ma sempre più affiancata dalla valutazione in termini monetari. Il mondo dell’arte entra in forte connessione con la gestione patrimoniale senza perdere il suo valore passionale ed estetico.
Una crescita spinta anche dall’aumento di interesse da parte di media e di un pubblico sempre più vasto e variegato.
Lo studio di Deloitte
Lo studio sul mercato dell’arte di Deloitte si rivolge a diversi tipi di interlocutori:
- collezionisti
- operatori nel settore dell’arte
- operatori nel settore finanziario
Fra gli elementi analizzati nella valutazione sono stati studiati i fatturati d’asta delle aziende leader internazionali, ma non solo: Deloitte ha posto attenzione anche agli importi delle singole compravendite e alle aree geografiche dove sono stai stipulati i principali accordi.
New York e Londra si sono confermate come le principali città nel mercato dell’arte e degli oggetti da collezione. Nel 2018 la crescita del settore è stata ben evidente. Quindici lotti sono stati aggiudicati da acquirenti per valori superiori a cinquanta milioni di dollari; cinquantadue lotti battuti per cifre comprese fra venti e cinquanta milioni di dollari.
L’arte e l’economia
Come già accennato, due collezionisti su tre e nove operatori nel settore su dieci hanno asserito di acquistare oggetti d’arte e da collezionismo per passione, ma prestando attenzione al valore dell’investimento. Questi due dati risultano essere di grande interesse per comprendere altri aspetti dell’attuale mercato dell’arte.
L’arte viene percepita come riserva monetaria e come strumento per diversificare il portafoglio: questa emergente coscienza del valore economico ha determinato un’evidente crescita della domanda e dell’offerta di servizi professionali inerenti alla gestione e alla protezione degli investimenti nel settore artistico e nel collezionismo.
Queste nuove tendenze comportano un nuovo approccio anche nel wealth management, che si apre all’offerta di nuovi servizi legati all’acquisto e al possesso di opere d’arte, con l’obiettivo di consolidare il rapporto con la clientela.
Dai dati emerge che ben il 44% degli operatori entro il prossimo anno è deciso a incrementare risorse e attenzione verso la gestione patrimoniale dei beni artistici.
Mercato dell’arte – le scelte e le tendenze
I tre elementi basilari che determinano la scelta di un’opera d’arte sono, secondo Pietro Ripa, Private Banker Fideuram che ha collaborato alla ricerca di Deloitte:
- provenienza del bene,
- qualità
- voglia di novità.
A riscuotere sempre molto interesse rimangono le importanti collezioni private.
La qualità del “prodotto artistico”, però, non viene mai trascurata.
La tendenza del 2018, al contrario degli anni precedenti, è stata la ricerca di artisti emergenti a discapito di opere minori delle grandi firme. Un segno di ricerca del nuovo, ma anche dell’investimento nel futuro.
Le sfide del mercato dell’arte
I veri deterrenti all’acquisto di opere d’arte da parte dei collezionisti, ancora oggi, sono i problemi legati all’autenticazione e alla provenienza delle opere, la manipolazione dei prezzi, i frequenti conflitti di interesse e la mancanza di trasparenza in alcune transazioni.
Per superare questi ostacoli si auspica un ammodernamento de mercato dell’arte, che potrebbe passare, in primis, con una crescita della tecnologia nel settore.
Il mercato dell’arte e le donne
In quest’ultimo anno è cresciuto a livello globale l’interesse per l’arte al femminile. Sono aumentate le quotazioni di opere di molte artiste a livello internazionale. Pittrici e scultrici sono state protagoniste di molte mostre di successo e opere di pittrici sono state battute per cifre elevate. In secondo luogo, nel 2018, si è assistito a una forte accelerazione nell’arte contemporanea africana grazie ai riconoscimenti da parte del mercato artistico globale e l’aumento dei collezionisti africani attivi a livello internazionale che possono favorire l’apporto di nuovi capitali e l’apertura di nuovi canali di compra-vendita.
Nuovi settori per arte e collezionismo
In aumento anche l’interesse per altri settori dei beni da collezione: fotografia, vini e design, le cui aste visto una crescita nel numero dei lotti e nel prezzo medio di aggiudicazione.