Girello e triciclo: quando iniziare ad usarli?
Sembra una domanda banale, ma non lo è per niente. Ciò perché non è vero che ogni bambino impara ad utilizzarli alla stessa età e non è vero neanche che tutti i piccoli sono egualmente incuriositi da questi strumenti di puericoltura. Molte mamme possono confermare infatti che determinati progressi sono arrivati in momenti diversi per ogni piccolo della loro nidiata.
Il bambino, del resto, impara con i suoi tempi ad eseguire determinati movimenti, a controllare al meglio i muscoli del suo corpicino e ad ottenere infine coordinazione ed equilibrio tali da permettergli di interagire con questi strumenti. Quello che insomma bisogna chiedersi quando si è indecisi se comprare o meno il girello ed il triciclo è quindi a che fase di sviluppo psicomotorio sia arrivato il vostro frugoletto.
Gli esperti hanno ormai assodato che crescere significa attraversare varie tappe dello sviluppo fisico e mentale. Tale processo avviene correttamente se l’ambiente in cui il bebè vive ed agisce è sufficientemente stimolante. Ora: imparare a muoversi per i cuccioli d’uomo è a dir poco fondamentale. Soltanto dopo aver superato questo step infatti saranno in grado di esplorare e quindi di conoscere.
Questo significa che l’unico modo di spingere il piccolo a fare dei progressi è trovare un buon canale di comunicazione. Quale? Beh, ovviamente il gioco. Nessuno potrà insegnare mai al suo pargolo a muovere le manine in un certo modo e quindi ad afferrare qualcosa semplicemente parlando. Il bambino infatti è ancora troppo piccolo per capire.
Mettendogli vicino dei giochini il bebè si sentirà invece adeguatamente stimolato: tante volte agiterà le braccine e le manine sin tanto che non imparerà ad afferrare, a stringere e, in una fase più tarda, a spostare l’oggetto del suo desiderio da un punto all’altro. Per questo motivo è necessario in tale fase dello sviluppo offrire ai propri figli un certo numero di stimoli sonori, visivi, tattili e motori.
Iniziare ad usare il girello
Quando iniziare ad usarli? Questa domanda ci ronza in testa già dall’inizio dell’articolo. Beh, diciamo che acquistare un girello prima che il piccolo impari a stare seduto e che quindi cominci a rafforzare i muscoli del tratto dorsale è praticamente inutile. Questo momento è solitamente collocabile intorno al sesto mese di vita del bambino. Acquistare un girello in tempi non ancora maturi non aiuterà il piccolo ad apprendere e sarà anche potenzialmente pericoloso oltre che sicuramente frustrante. Lo scopo di questo marchingegno è infatti quello di far capire al bimbo come muovere i primi passi.
Ora: chi potrebbe camminare senza essere ancora in grado di star dritto sulla schiena? Il girello serve anche a sostenere i piccoli che non abbiano ancora abbastanza forza nelle gambine. Non appena saranno stanchi infatti potranno semplicemente appoggiarsi all’oggetto e star fermi in un dato punto della casa. Tra una pausa e l’altra però muoveranno i primi passetti e soddisferanno le loro curiosità circa il mondo che li circonda. Più piccioni con una fava insomma!
Quando iniziare ad utilizzarli? Cosa ci consiglia la guida presente su questa pagina? Per quanto riguarda il girello ci siamo già espressi, vediamo cosa bisogna sapere a proposito del triciclo. Il principio base resta sempre lo stesso: mai costringere il piccolo ad utilizzare un giocattolo o un accessorio prima che raggiunga un certo livello di sviluppo psicofisico. In questo caso sarà necessario che il bebè impari ovviamente a star seduto nonché a coordinare i movimenti delle gambine.
In linea di massima perciò possiamo dire che i primi tricicli, quelli il cui design è stato ideato proprio per i neonati, potranno essere utilizzati già intorno ai 6/9 mesi d’età. Si tratta di congegni dotati di imbragature e maniglioni di controllo solitamente maneggiati dagli adulti. Il triciclo vero e proprio però, quello che permetterà ai vostri figli di muoversi autonomamente, arriverà soltanto intorno ad 1 anno o ad un anno e mezzo di età. Per questa fase dello sviluppo il piccolo avrà raggiunto infatti una maggiore indipendenza e non avrà più bisogno che a guidarlo (di nascosto) siano mamma e papà.